venerdì 28 ottobre 2011

licenziare, licenziare, licenziare........



Dalla lettera all'Unione Europea, punto b) comma2 
"2. Entro maggio 2012 l’esecutivo approverà una riforma della legislazione del lavoro 
a. funzionale alla maggiore propensione ad assumere e alle esigenze di efficienza dell’impresa anche attraverso una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato
b............"

Il profitto d'azienda, com'è giusto che sia quando l'economia "tira", è dell'imprenditore, al dipendente rimane lo stipendio o salario più tutti i diritti sindacali. 
In periodi di crisi o di recessione, all'imprenditore (cui per definizione spetta anche il rischio d'impresa) tocca il gravame di farvi fronte anche con risorse proprie, (comunque provenienti dall'impresa) al fine di tutelare l'azienda e il lavoro dei dipendenti.
Invece questo governo democraticida lascia le vacche grasse agli imprenditori quando le cose vanno bene, quando c'è crisi (asciugati le lagrime Emma, che il Sacconi ti ha fatto un regalone) il rischio d'impresa se lo sobbarcano i dipendenti che ci rimettono il posto di lavoro, all'imprenditore rimane il profitto accumulato in precedenza, senza rischi ne fastidi, vedi bad company con debiti (pagata da noi) e la nuova Alitalia, regalata dopo la catarsi dai debiti e dai surplus di personale ai soliti noti.   
Soddisfatta finalmente la fissa del ministro Sacconi...... licenziare, licenziare, licenziare!!!
Però, senti quà:
Se un'impresa è in crisi e "licenzia per motivi economici" i propri incolpevoli dipendenti, allora anche un'altra impresa, non ti dico quale ma il titolare è un intero popolo di circa sessanta milioni di persone, che è in crisi nera  DEVE licenziare i suoi dipendenti, la differenza è che in questo caso i dipendenti hanno la totale responsabilità della situazione in cui hanno condotto l'impresa e sono assunti a tempo determinato. 
Capito??!


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